Africa Desk

In cammino verso l’Africa

A partire dalla crisi finanziaria, in Africa è stato osservato un graduale aumento del flusso di operazioni commerciali e l’interesse degli investitori stranieri è cresciuto, raggiungendo nel 2015 il volume più alto mai registrato dal 2007. L’incremento degli investimenti verso l’Africa, che hanno rappresentato il 70% del valore delle operazioni commerciali nel 2015, dimostra l’interesse verso questo mercato. Nello specifico, più di 2000 aziende cinesi hanno investito nel continente africano. Nel 2009 la Cina ha superato per la prima volta gli Stati Uniti quale principale partner commerciale dell’Africa. Sorprendentemente, a partire da giugno 2015 la Cina ha partecipato alla realizzazione del 14% di tutti i più importanti progetti in Africa, più di qualsiasi altro paese. Il presidente Xi si è impegnato inoltre a investire 60 miliardi di dollari in Africa nei prossimi anni, creando quindi opportunità considerevoli per il mondo imprenditoriale cinese e africano.

Il settore che attira la maggior quantità di finanziamenti cinesi è quello energetico. L’Agenzia internazionale dell’energia stima che la Cina oggi rappresenti il 30% della crescita energetica dell’Africa, con investimenti in progetti nell’Africa subsahariana per circa 13 miliardi di dollari tra il 2010 e il 2015. Nel 2013 sono stati stanziati 6.368 milioni di dollari per progetti ferroviari e relativi alle infrastrutture in Sudafrica, Botswana, Namibia e Mozambico. La Cina ha anche investito 11 miliardi di dollari per costruire un nuovo porto a Bagamoyo e 13 miliardi di dollari per la costruzione di una ferrovia in Kenya. L’approccio della Cina verso il continente africano, articolato su più fronti, può anche essere osservato nel settore delle telecomunicazioni. La Cina è impegnata sia nella produzione di contenuti sia di infrastrutture, sui quali si stanno costruendo le società africane dell’informazione. Sono stati registrati investimenti in diversi paesi, quali Guinea, Nigeria e Tanzania, ma l’Etiopia è il paese che ha tratto i maggiori benefici da una partnership con la Cina nel settore delle telecomunicazioni, beneficiando di prestiti pari a 3,5 miliardi di dollari in cinque anni. Infine, il valore complessivo degli investimenti diretti della Cina all’estero è destinato a quadruplicare raggiungendo circa 100 miliardi di dollari tra il 2014 e il 2020.

Per quanto concerne Singapore, secondo IE Singapore, il commercio bilaterale tra Singapore e l’Africa è aumentato a un tasso di crescita annuo composto del 5,2% dal 2005 e ha raggiunto 11,5 miliardi di dollari di Singapore nel 2015.

HJM Asia Law, con la sua forte presenza a Singapore, in Cina e nel sud-est asiatico è competente sia a livello locale sia internazionale nel prestare assistenza ai clienti in relazione alle loro attività in Asia e all’estero.

HJM Asia Law offre una gamma completa di servizi dedicati alle aziende e in Asia ha maturato una vasta esperienza sul campo prestando assistenza alle Società asiatiche nell’ambito degli investimenti dal continente asiatico a quello africano. I clienti traggono inoltre beneficio dai nostri contatti con Studi in vari paesi africani tra cui, a titolo esemplificativo, Sudafrica, Mauritius, Seychelles, Ghana, Algeria, Marocco e Nigeria, da un’ampia rete di relazioni e dall’esperienza consolidata dello Studio nei diversi aspetti delle attività transfrontaliere.

Inoltre, dal 2016 HJM Asia Law è membro delle seguenti associazioni e camere di commercio:

  • Africa South East Asia Chamber of Commerce; e
  • Guangdong Chamber of International Commerce Africa Investment Alliance.

L’alleanza strategica di HJM con Jules Bernier e con lo Studio di Mohammed Houhou in Algeria, che risale ad aprile 2016, rafforza la presenza e i servizi di HJM in Nordafrica mediante l’utilizzo dell’Algeria come base per assistere i clienti che esprimono interesse verso i paesi di lingua francofona in Africa. Il Sig. Bernier fornisce assistenza alle imprese grazie alla sua esperienza nel dirigere aziende nel continente, soprattutto nell’Africa settentrionale e occidentale.

Caroline Berube, Managing Partner dello Studio, è abilitata alla professione a New York e Singapore ed è assistita da un team di avvocati esperti provenienti da diverse giurisdizioni. La sua esperienza nel rappresentare Società nelle loro attività transfrontaliere dura da oltre diciotto anni e si estende in vari paesi della regione Asia-Pacifico.

HJM vanta un’esperienza in diverse aree di attività, tra cui:

  • Fusioni e acquisizioni transfrontaliere, ristrutturazione aziendale, costituzione di società e servizi di conformità;
  • Diritto commerciale, compresi i pareri sulla stesura di vari accordi commerciali, quali gli accordi di distribuzione, gli accordi di franchising, i contratti SPA e OEM;
  • Proprietà intellettuale (procedure di registrazione, opposizione e violazione, concessione di licenze dei diritti di proprietà intellettuale e trasferimento di tecnologie);
  • Consulenza in materia di normativa e conformità; e
  • Risoluzione di controversie intergiurisdizionali per Società o persone fisiche, soprattutto in Cina (ai sensi del regolamento CIETAC in Cina).

Siamo realmente convinti che la pratica della professione legale richieda una comprensione del settore di riferimento e della strategia dei nostri clienti abbinata alla conoscenza dei requisiti di legge a livello locale. HJM è una boutique legale multiculturale con una personalizzazione al cliente; siamo orgogliosi delle soluzioni legali innovative che proponiamo e della nostra adattabilità alla tipologia di affari che ci consente di far fronte ai diversi e molteplici bisogni dei clienti del sud-est asiatico e cinesi che investono in Africa.